lunedì 31 maggio 2010

BENESSERE ANIMALE: IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA L’ORDINANZA MARTINI



Con ordinanza depositata lo scorso 26 maggio, il Consiglio di Stato boccia definitivamente l’Ordinanza Martini. Tutto è iniziato il 16 luglio 2009, quando l’onorevole Francesca Martini firma l’ “Ordinanza contingibile ed urgente recante misure per garantire la tutela e il benessere degli animali di affezione anche in applicazione degli articoli 55 e 56 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163″.
FederFauna, nella convinzione che “gli unici a guadagnare degli spazi, oltre a nuovi ulteriori privilegi, sarebbero stati solo gli animalisti” e che il provvedimento avrebbe avuto più effetti negativi in termini di costi ed obblighi per i proprietari dei canili e per le già in difficoltà amministrazioni locali, che non riscontri realmente positivi per gli animali, si attiva quindi attraverso il responsabile del suo ufficio legale, l’avvocato Massimiliano Bacillieri, e presenta un ricorso per l’annullamento, previa sospensione d’efficacia. Il Tar accoglie il ricorso e con ordinanza depositata il 2 dicembre sospende il provvedimento della Martini. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dopo quattro mesi si appella al Consiglio di Stato, e i proprietari dei canili, che proprio in questi giorni si stanno unendo per formare un Sindacato denominato Assocanili, anch’esso confederato a FederFauna, si costituiscono e ottengono la bocciatura definitiva dell’Ordinanza Martini giunta mercoledì scorso. Ma la questione sarà effettivamente chiusa? Durante una recente discussione sulle modifiche alla legge 281/1991 in Commissione Affari Sociali della Camera, Francesca Martini avrebbe annunciato la presentazione del DDL sul Codice per la tutela degli animali di affezione segnalando che “tale disegno di legge … disciplina tutti gli aspetti … riprendendo anche il contenuto di ordinanze contingibili e urgenti emanate negli ultimi due anni in materia”, dichiarando di condividere “il richiamo dell’onorevole Viola alla necessità di coinvolgere pienamente, anche in ambito parlamentare, le associazioni animaliste, con le quali il Governo si confronta sin dall’inizio della legislatura.”
Ma FederFauna ripunta i piedi: “chi dovrà sostenere i costi di questi procedimenti nati dai palesi errori della Martini (purtroppo, come sempre, i cittadini italiani?)”, domanda l’associazione in un comunicato stampa, quindi lancia una provocazione: “a differenza dell’onorevole Martini e dell’onorevole Viola, le associazioni animaliste non sono state elette dai cittadini italiani. Chissà! Forse, se ci fosse stato il voto di preferenza, magari non sarebbero stati eletti nemmeno gli stessi onorevoli Viola e Martini”.

http://www.ladeadellacaccia.it/index.php/benessere-animale-il-consiglio-di-stato-boccia-lordinanza-martini-5205/

giovedì 20 maggio 2010

Rottweiler aggredisce anziana. Codacons "la Martini si dimetta"

Una donna di ottant'anni è stata gravemente ferita da un rottwailer nel bergamasco. Ora il Codacons dice basta e chiede l'urgente ripristino della lista delle 17 razze pericolose e l'obbligo del patentino per i proprietari, sottolineando che grazie alle norme Martini, ora si è obbligati ad averlo solo ex post, ossia dopo che il cane ha ridotto in fin di vita qualcuno.

Per il Codacons questa aggressione e’ “l’ennesima drammatica dimostrazione che i cani non sono tutti uguali, come ha voluto ideologicamente sostenere il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che nella sua ordinanza, attualmente in vigore, ha preferito tutelare il presunto diritto dei cani alla loro supposta uguaglianza invece della salute degli esseri umani, confondendo peraltro l’aggressivita’ dei cani con la loro pericolosità". La vicenda di Bergamo insomma sarebbe l'ennesima dimostrazione del fallimento di questa ordinanza, che, equiparando i rottweiler ai cocker, ha solo confermato il fanatismo animalista che l’ha originata".

"Quel cane ha aggredito ben 4 persone, che sono state salvate da conseguenze ancor peggiori, grazie all’intervento di un carabiniere che ha dovuto sparare al cane - prosegue la nota del Codacons - perche’ interrompesse l’aggressione. Il Codacons chiede le dimissioni del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che ha la responsabilità di aver cancellato senza giustificazione alcuna la lista delle 17 razze ritenute potenzialmente piu’ pericolose, tra le quali appunto il rottweiler, eliminando conseguentemente tutti i rimedi collegati a questa lista, dall’obbligo per i padroni di questi cani di condurli sia con il guinzaglio che con la museruola a quello di stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi”.

unedì 12 aprile 2010
http://www.bighunter.it/Cani/ArchivioNews/tabid/207/newsid729/5163/Default.aspx

Albisola: bimba azzannata da dobermann, interviene Codacons

Una bambina di nove anni e mezzo è stata azzannata alla testa da un dobermann mentre giocava con l’animale a Luceto di Albisola Superiore, nel Savonese. La piccola è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Savona ed è stata operata. Oltre 50 i punti di sutura per ricucire le ferite provocate dalle unghiate e dai morsi del cane.

Per il Codacons è stata una scampata tragedia. Da anni l’associazione di consumatori denuncia la pericolosità del dobermann. Con una diffida del 14 luglio 2008, infatti, il Codacons aveva intimato al sottosegretario alla Salute Francesca Martini di ampliare la lista delle 17 razze considerate all’epoca potenzialmente pericolose, aggiungendo: American Staffordshire Terrier, Mastino napoletano, Cane Corso, Staffordshire Bull Terrier, Dogue De Bordeaux, Mastiff ed, appunto, il Dobermann.
Ma il sottosegretario Martini non solo non ha ampliato le 17 razze, ma le ha addirittura eliminate. Per questo il Codacons ora ne chiede le dimissioni. L’aggressione di oggi è solo l’ennesima drammatica dimostrazione che ci sono alcune razze che, per quanto possano essere considerate “buone” come le altre, restano comunque potenzialmente molto più pericolose, per la loro potenza, per la forza che hanno, per il tipo di presa.

Insomma i cani non sono tutti uguali, come ha voluto ideologicamente sostenere il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che nella sua ordinanza, attualmente in vigore, ha preferito tutelare il presunto diritto dei cani alla loro supposta uguaglianza invece della salute degli esseri umani, confondendo peraltro l’aggressività dei cani con la loro pericolosità. La vicenda di oggi è la dimostrazione del fallimento di questa ordinanza, che, equiparando i dobermann ai cocker, ha solo confermato il fanatismo animalista che l’ha originata.

Il Codacons chiede non solo il ripristino e l’ampliamento delle 17 razze, ma anche l’obbligo del patentino per i proprietari di questi cani. Attualmente, infatti, è obbligatorio solo ex post, ossia dopo il cane ha già dimostrato al veterinario di essere aggressivo e pericoloso, ossia dopo che ha morsicato e ridotto in fin di vita qualcuno. L’ordinanza della Martini, infatti, all’art. 3 comma 2 stabilisce che i servizi veterinari decideranno le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale “nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose”, ossia solo dopo che le aggressioni si sono verificate. Anzi, non basterà essere morsicati, ma occorrerà che le lesioni provocate dal cane siano gravi!!!!

Mercoledì 19 Maggio 2010 ore 15:15
http://www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=76487