giovedì 20 maggio 2010

Albisola: bimba azzannata da dobermann, interviene Codacons

Una bambina di nove anni e mezzo è stata azzannata alla testa da un dobermann mentre giocava con l’animale a Luceto di Albisola Superiore, nel Savonese. La piccola è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Savona ed è stata operata. Oltre 50 i punti di sutura per ricucire le ferite provocate dalle unghiate e dai morsi del cane.

Per il Codacons è stata una scampata tragedia. Da anni l’associazione di consumatori denuncia la pericolosità del dobermann. Con una diffida del 14 luglio 2008, infatti, il Codacons aveva intimato al sottosegretario alla Salute Francesca Martini di ampliare la lista delle 17 razze considerate all’epoca potenzialmente pericolose, aggiungendo: American Staffordshire Terrier, Mastino napoletano, Cane Corso, Staffordshire Bull Terrier, Dogue De Bordeaux, Mastiff ed, appunto, il Dobermann.
Ma il sottosegretario Martini non solo non ha ampliato le 17 razze, ma le ha addirittura eliminate. Per questo il Codacons ora ne chiede le dimissioni. L’aggressione di oggi è solo l’ennesima drammatica dimostrazione che ci sono alcune razze che, per quanto possano essere considerate “buone” come le altre, restano comunque potenzialmente molto più pericolose, per la loro potenza, per la forza che hanno, per il tipo di presa.

Insomma i cani non sono tutti uguali, come ha voluto ideologicamente sostenere il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che nella sua ordinanza, attualmente in vigore, ha preferito tutelare il presunto diritto dei cani alla loro supposta uguaglianza invece della salute degli esseri umani, confondendo peraltro l’aggressività dei cani con la loro pericolosità. La vicenda di oggi è la dimostrazione del fallimento di questa ordinanza, che, equiparando i dobermann ai cocker, ha solo confermato il fanatismo animalista che l’ha originata.

Il Codacons chiede non solo il ripristino e l’ampliamento delle 17 razze, ma anche l’obbligo del patentino per i proprietari di questi cani. Attualmente, infatti, è obbligatorio solo ex post, ossia dopo il cane ha già dimostrato al veterinario di essere aggressivo e pericoloso, ossia dopo che ha morsicato e ridotto in fin di vita qualcuno. L’ordinanza della Martini, infatti, all’art. 3 comma 2 stabilisce che i servizi veterinari decideranno le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale “nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose”, ossia solo dopo che le aggressioni si sono verificate. Anzi, non basterà essere morsicati, ma occorrerà che le lesioni provocate dal cane siano gravi!!!!

Mercoledì 19 Maggio 2010 ore 15:15
http://www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=76487

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