giovedì 29 luglio 2010

PARLA LA MAMMA DEL BIMBO AZZANNATO DA UN ROTTWEILER

SAVONA - Sono la mamma del bimbo di 2 anni azzannato dal rottweiler sabato 17 luglio a Celle Ligure. È trascorsa ormai una settimana. Filippo ora dorme nel suo lettino e ogni tanto urla nel sonno «basta, basta»!

Ma domenica dormiva in un letto del Gaslini sotto gli effetti dell’anestesia totale, dopo una notte di pianto e urla strazianti per il dolore e il terrore. Sì, perché è il terrore che ho visto negli occhi di mio figlio quando l’ho tirato su da terra ed è il terrore che ho provato vedendo parte del padiglione auricolare staccato e la profonda ferita sulla testa che lasciava intravedere l’osso. Fa ancora troppo male ricordare quei momenti, ma è mio dovere esprimere tutta la mia rabbia nei confronti dei responsabili perché poteva andare molto peggio e non riesco ancora a capacitarmi di come avvengano così frequentemente fatti simili.

Ma è possibile che dei bimbi, come Filippo, il suo amichetto di 2 anni e il suo fratellino di soli 50 giorni, rischino la vita in un locale pubblico? I bambini giocavano tranquillamente per conto loro e non con il cane, che non avevano neanche visto perché stava sotto un tavolo del ristorante e improvvisamente si è scaraventato su Filippo. È possibile che una persona, per di più che gestisce uno stabilimento balneare per cani, porti un rottweiler al ristorante e lo tenga sotto un tavolo insieme a altri cani, con musica, caldo, rumore, senza museruola e slegato? «Il cane stasera è nervoso, passate dall’altra parte del tavolo quando servite», aveva detto alla cameriera la padrona del cane. Ed è possibile che i gestori del ristorante l’abbiano consentito?

E a completare il quadro di inciviltà umana, si aggiunge che la padrona del cane se ne stava andando, non ha chiesto scusa né si è fatta vedere o sentire per avere notizie del bambino
. Idem i gestori del locale, che per di più hanno minimizzato l’accaduto sostenendo che bisognava rispettare gli altri commensali e affermando in una telefonata al 118 che il bimbo aveva solo qualche graffio. Credo che i fatti si commentino da soli e spero vivamente che dove non arriva la coscienza delle persone arrivi la giustizia affinchè tali notizie siano per lo meno più rare sui giornali.

Elisabetta Dall’Orto, proprietaria del cane e titolare del Bau Bau Village, la prima spiaggia aperta proprio ai quattrozampe ad Albissola Marina, è dispiaciuta per l’accaduto. Per lei la vicenda è dovuta a una tragica coincidenza: «Avevo appena tolto la museruola al cane perché faceva caldo e volevo fargli bere un po’ d’acqua. È successo tutto in quel momento». Katia Buschiazzo si chiede come sia possibile che i gestori del ristorante abbiano permesso che il rottweiler entrasse nel locale. Ma loro si difendono: «Avevamo chiesto di tenerlo al guinzaglio e con la museruola. Non potevamo certo sorvegliarlo per tutta la serata».


http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2010/07/28/AMNSWRuD-rottweiler_lasciato_azzannato.shtml

1 commento:

  1. Cara Mamma di Filippo, mi unisco al suo dolore e comprendo fino in fondo la sua rabbia del tutto legittima.

    E' tanto che cerco di sensibilizzare l'opinione pubblica nel mio piccolo con un blog, ogni volta che pubblico un articolo mi si spezza il cuore a pensare ai genitori dei bambini attaccati.

    Purtroppo non ci si vuole rendere conto che alcuni tipi di animali, se non altro per la loro stazza possono essere e lo sono PERICOLOSI. Peraltro l'ordinanza Martini ha anche tutelato maggiormente i proprietari di questi molossi.

    In Svizzera hanno abolito le razze pericolose e come puo' leggere in un recente post i casi di aggressione sono calati ma in Italia i proprietari di cani alzano sempre un tale polverone che non si riesce a fare una cosa simile.

    Spero e le Auguro con tutto il cuore che Filippo si rimetta presto e dimentichi l'accaduto, spero anche che presto questa VERGOGNA finisca e che i nostri bambini non siano più oggetto di simili atrocità.

    Saluti

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