giovedì 28 ottobre 2010

STATISTICHE SU AGGRESSIONI DEI CANI

Riportiamo di seguito alcune statistiche riguardanti le aggressioni da cani:


Come si vede l'incidenza delle aggressioni è diversa in funzione della razza dell'animale, in particolare i PASTORI TEDESCHI i MASTINI e i ROTWEILER sono i PIU' PERICOLOSI per l'incolumità delle persone.





Il 49% delle aggressioni avviene ai danni di bambini con meno di 10 anni





Anche se nel 76% delle aggressioni vengono colpiti gli arti nel 15% dei casi viene azzannata la testa

mercoledì 27 ottobre 2010

IL PADRONE DEL PITBULL RESTA IN CARCERE

Gianni Carrucciu è stato ritenuto «socialmente pericoloso», e rischia nuove imputazioni. Il giudice: «Sapeva che sarebbe accaduto». Aggravante contestata per la prima volta
di Daniela Scano

SASSARI. Gianni Carrucciu aveva previsto la tragedia ma ha lasciato lo stesso l’anziana madre in balìa di tre cani pericolosi. Si chiama colpa cosciente l’aggravante contestata dal pm Paolo Piras al proprietario del pitbull che lunedì ha sbranato e ucciso Paola Dessole, 77 anni, nell’appartamento di via Diaz che la pensionata divideva con il figlio e con i suoi animali. Ieri mattina, con una ordinanza destinata a fare discutere, il giudice monocratico Marina Capitta ha convalidato l’arresto dell’uomo e ne ha disposto il trasferimento in carcere fino al giorno del processo per omicidio colposo.

Colpa cosciente, quindi, ma anche caparbia e pericolosa volontà di ignorare le esortazioni dei fratelli a liberare la madre dalla presenza dei cani che le facevano paura. In modo particolare Big, il grosso pitbull che lunedì ha aggredito la donna e l’ha soffocata serrandole la trachea tra le fauci prima di straziarla, trascinandola come uno straccio nell’androne dell’appartamento. Secondo il pm Paolo Piras, la tragedia poteva e doveva essere evitata.

Il pubblico ministero ha contestato all’imputato una imputazione inedita e borderline tra colpa e consapevolezza. Una morte certamente non voluta, eppure così prevedibile da sfiorare la scelta consapevole di affrontare il rischio. È la prima volta, in Italia, che al proprietario di un cane che ha ucciso viene contestata questa aggravante. In caso di condanna, Gianni Carrucciu rischia l’aumento di un terzo della pena.

La decisione del giudice Capitta è arrivata alle 15, al termine di una mattinata convulsa e carica di tensione. Gianni Carrucciu è arrivato alle 11 a palazzo di giustizia proveniente dalla questura. Il disoccupato quarantottenne era scortato dagli agenti della sezione Volanti che l’avevano arrestato, dal capo della squadra Mobile Giusy Stellino e dall’ispettore Peppino Pinna, responsabile della sezione omicidi della questura. Nessuno dei fratelli dell’u omo si è presentato in tribunale. La famiglia, hanno accertato gli investigatori, aveva cercato in tutti i modi di proteggere Paola Dessole da quei cani, senza però riuscire a convincere Gianni Carrucciu a portarli altrove. La relazione sulla tragica fine della pensionata è stata fatta, in un’aula blindata perché l’udienza di convalida si è svolta in camera di consiglio, dal sovrintendente Giampaolo Manunta, il primo lunedì mattina a entrare nell’a ppartamento di via Diaz dopo l’allarme dato da Carrucciu. Il proprietario del cane era scosso e, mentre tracannava uno dietro l’altro tre bicchiari di liquore forte chiesto a una vicina, sembrava proccupato soprattutto per la sorte dei cani. «Ecco, lo avete già condannato» avrebbe detto lunedì Gianni Carrucciu ai poliziotti che ipotizzavano la morte violenta di Paola Dessole ad opera di Big. Tesi confermata, con particolari raccapriccianti, dal medico legale che ha eseguito l’autopsia sul cadavere della pensionata.

Ieri mattina Gianni Carrucciu si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice e delle parti. «È stata fatta una grande confusione» è stata l’unica frase pronunciata dal proprietario del cane. Contro la convalida dell’arresto e la custodia in carcere dell’indagato, sollecitata dal pm, si è pronunciato l’avvocato difensore Giuseppe Lepori. «Non aggiungiamo dolore a dolore - ha detto il legale -. Il mio assistito ha perso la madre tragicamente e adesso viene accusato di essere il responsabile della sua fine».

Di diverso avviso il giudice monocratico. Nella sua ordinanza, il magistrato evidenzia «i gravi indizi di colpevolezza» raccolto dalla Mobile a carico di Carrucciu, ma anche il fatto che l’uomo «era stato più volte sollecitato ad allontanare i cani dall’a bitazione familiare, avendo ricevuto in tal senso espresse richieste dai condomini dello stabile, dai suoi familiari e dalla stessa madre la quale negli ultimi tempi aveva esternato forti paure nei riguardi delle bestie».

Prima di applicare a Carrucciu la custodia cautelare in carcere, il giudice Capitta ha ricordato i precedenti dell’imputato e le sue reazioni «violente e aggressive soprattutto ogni volta egli veniva invitato a desistere dal detenere gli animali nell’appartamento, tra l’altro inserito in un condominio frequentato da bambini». «A ciò - secondo il giudice - deve aggiungersi la mancanza di considerazione delle paure, purtroppo fondate, manifestategli dalla madre riguardo alla pericolosità dei cani». Da qui la decisione di mandare Carrucciu in carcere, dove l’uomo è stato accompagnato dopo la lettura del dispositivo. La difesa annuncia ricorso al tribunale della libertà. L’udienza dovrebbe essere celebrata entro quindici giorni. Intanto, il pm Piras ha annunciato che non escludere altre contestazioni. L’inchiesta sulla tragedia di via Diaz non è affatto chiusa e nel frattempo, l’appartamento resta sigillato.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/il-padrone-del-pitbull-resta-in-carcere/1489447

NESSUNO VUOLE IL PITBULL ASSASSINO

Il canile che ospita Big chiede la revoca: «E’ ingestibile»
di Gianni Bazzoni

Sassari. Il suo padrone in carcere da alcuni giorni, e lui chiuso dentro una gabbia sotto sequestro giudiziario. Ma Big, il pitbull di tre anni e mezzo che ha azzannato e ucciso Paola Dessole nell’a ppartamento al terzo piano di via Diaz, nelle prossime ore cambierà sicuramente canile. I titolari dell’Alta Nurra (ai quali era stato affidato con decreto del giudice), ieri hanno chiesto la revoca dell’incarico perchè l’animale «ha un comportamento che ne rende impossibile la gestione».

Una situazione difficile che evidenzia la complessità della vicenda e che, ora, impone la ricerca di soluzioni alternative per individuare un luogo adeguato nel quale fare soggiornare il cane con le prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria. A pochi giorni dal grave fatto di via Diaz, ieri a Sassari è stato convocato un tavolo tecnico urgente al quale hanno partecipato i responsabili dell’Ordine dei Veterinari, dei Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali di Sassari e Olbia e la polizia municipale di Sassari. Un incontro che è servito per fare il punto della situazione e - pur partendo dalla vicenda estrema della donna uccisa dal pitbull - per affermare che «la situazione non è così grave nelle province di Sassari e Olbia-Tempio.

«Possiamo anche dire che è tutto sotto controllo - ha spiegato Andrea Sarria, presidente dell’Ordine dei veterinari di Sassari e Olbia-Tempio - e che esiste un censimento aggiornato della presenza dei cani sul territorio. Compresi i dati relativi alle razze pericolose che, ora vengono definite “razze problematiche”».

Negli ultimi cinque anni a Sassari sono state rilasciate 150 autorizzazioni per cani di indole pericolosa: la punta più alta nel 2004 (52), mentre nei primi sette mesi del 2008 i nulla osta rilasciati sono stati sei.

«Dal tavolo tecnico è emersa la necessità di proporre una modifica dell’ordinanza comunale del 2003 - ha detto Gianni Serra, vice comandante della polizia municipale - per prevedere anche controlli a campione, con mandato della magistratura, anche nelle abitazioni private. Lavoreremo in sinergia con tutti gli organismi competenti per migliorare ulteriormente il livello di controllo e di prevenzione».
Finora le autorizzazioni revocate nel territorio del comune di Sassari sono state sei, più tre dinieghi per la mancanza dei requisiti stabiliti dalla normativa. Tra le questioni attualmente in esame, alcuni casi critici segnalati dai cittadini nelle zone dei quartieri Latte Dolce e Santa Maria di Pisa dove cani appartenenti alle «razze problematiche» sarebbero gestiti senza il rispetto di quanto previsto dalle normative.

«I cani devono essere portati in giro con il guinzaglio corto e con la museruola - ha sottolineato Gianni Serra - e chi viola le regole va incontro a un procedimento penale. E’ un elemento spesso sottovalutato».

Antonello Rassu, del Servizio veterinario dell’Asl di Sassari, ha spiegato che contrariamente alle informazioni circolate in questi giorni e riprese in maniera errata anche dal sottosegretario al Welfare Francesca Martini (che aveva parlato di situazione allarmante in Sardegna), la situazione è tra le più positive d’I talia.

«Siamo all’avanguardia - ha detto Rassu - e per affermare questo è sufficiente un dato: Sassari è stata la prima città in Sardegna ad attivare l’anagrafe canina nel 1999, mentre la conferenza Stato-Regioni l’ha istituita ufficialmente solo nel 2003. Sassari ha 43mila cani con microcip mentre Cagliari (che è una città ben più grande) ne ha 47mila. E Sassari è stato il Comune capofila che, nel 2003, ha emesso l’ordinanza sulle razze canine considerate pericolose, seguito poi da Porto Torres e Sorso».

http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/nessuno-vuole-il-pitbull-assasino/1490032

lunedì 25 ottobre 2010

DONNA MORSA DA UN PASTORE ABBRUZZESE

TERMOLI. Il rischio e il timore di incappare in aggressioni da parte di cani, alla periferia di Termoli, si è concretizzato questo pomeriggio, quando intorno alle una donna, mentre transitava in via Corsica, nelle vicinanze del nuovo locale "Deja vu", con al guinzaglio il suo cagnolino , stando ad alcune testimonianze, improvvisamente veniva aggredita da un altro cane di grossa taglia, un pastore abruzzese bianco, che pare sia uscito dal cancello di un'abitazione poco distante.

Il cane più grosso è stato infastidito dalla presenza del volpino, tanto da andargli minacciosamente incontro, la signora ha cercato di difendere il suo cane, ma si è buscata un morso.

Comprensibilmente sotto choc è stata subito soccorsa da alcuni avventori del locale e fortunatamente in quel momento era di passaggio proprio nei pressi del luogo dell'aggressione una pattuglia di vigili urbani che ha allertato il 118.

Dopo pochi minuti è giunta sul posto l’ambulanza della Misericordia con i medici e l’automedica, prime cure sul posto e il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo.

http://www.termolionline.it/notizie/donna-morsa-da-un-pastore-abruzzese-20387.html

mercoledì 20 ottobre 2010

SFIGURATA DAL CANE, ORA HA PAURA DEGLI SPECCHI

A 10 anni è stata attaccata da un American Akita, uno dei cani più pericolosi in circolazione, a dispetto delle sue sembianze, tanto da essere utilizzato spesso per cacciare animali come orsi e per i combattimenti clandestini. E’ accaduto in Scozia alla piccola Toni Clannachan, morsa al volto dal cane e sfigurata: la sua storia sta facendo discutere in Gran Bretagna, per via della eccessiva frequenza con cui dei bambini vengono aggrediti da cani feroci. Proprio di qualche giorno fa, infatti, era la notizia riguardante un’altra bambina di 10 anni, Rhianna Kidd, assalita da due rottweiler e ferita gravemente (i medici le hanno dovuto ricostruire la mascella, spaccata in due). La piccola Toni, in ospedale per via delle ferite, è rimasta traumatizzata da quanto accaduto, come ha raccontato il padre James allo Scottish Sun. “Lei ama gli animali, ma ora è spaventatissima. Ci chiede continuamente se è stato abbattuto o è ancora vivo – ha detto il papà – ha persino paura degli specchi. Ha chiesto alle infermiere di coprire lo specchio in bagno perché ha timore di guardare il suo viso”. Toni è stata aggredita dall’Akita di un suo amico, Gabriel, 11 anni, che si trovava con lei. “I bambini stavano giocando, il cane era tranquillo – ha detto ancora James – Toni doveva restare a cena a casa di Gabriel, così sono andato via. Dopo pochi minuti, un amico di Gabriel mi è corso dietro dicendo che il cane aveva aggredito mia figlia. Quando sono tornato ho visto la scena, era terribile, non ho mai visto tanto sangue. Toni non piangeva nemmeno, tanto era lo shock”. Le ferite al volto e al corpo della bambina hanno richiesto ben 150 punti di sutura. “Cani come quello non dovrebbero stare in una casa. Sono macchine di morte, cani da combattimento”, ha aggiunto, infine, il papà della bambina.

http://news.karameloo.it/attualita/esteri/sfigurata-dal-cane-ora-ha-paura-degli-specchi-foto/

lunedì 18 ottobre 2010

SBRANATO DAL CANE DEGLI AMICI

Copparo. Una prognosi di 45 giorni. È il risultato delle gravi ferite riportate da un 47enne di Berra aggredito dal cane di una coppia di conoscenti.

L’episodio è accaduto lo scorso mercoledì 6 ottobre a Copparo. L’uomo si trovava nel cortile di amici, per i quali stava effettuando alcuni lavoriio, quando il loro pastore tedesco, approfittando del fatto che la padrona stava aprendo il garage, è corso fuori, saltando addosso all’ospite inatteso. Facendolo cadere a terra e sbranandolo, in un feroce raptus.

Il 47enne avrebbe riportato ferite molto gravi alla parte sinistra del corpo, all’avambraccio e alla coscia. Ma il trauma più rischioso l’ha riportato alla colonna vertebrale: nella caduta, l’uomo ha sbattuto la schiena, fratturandosi diverse vertebre.

Ora si trova costretto a letto: dovrà rimanere immobile per 45 giorni, con un busto ortopedico a tre punti, e rischia la paralisi.

L’uomo ha sporto ora denuncia attraverso l’avvocato Giuseppe Incandela, che sta valutando se procedere con un’azione di carattere civilistico e se avanzare una denuncia penale per lesioni colpose nei confronti dei padroni dell’animale.

Il cane, che a quanto sostengono i padroni non aveva mai dato segni di aggressività, è tenuto sotto controllo dal veterinario dell’Ausl di Copparo.

http://www.estense.com/sbranato-dal-cane-degli-amici-093393.html

domenica 10 ottobre 2010

ATTACCATA DA 3 CANI DEL VICINO - IN FIN DI VITA

Perugia, 9 ottobre 2010 - E' in gravissime condizioni la 53enne che è stata aggredita contemporaneamente da tre cani, due pastori tedeschi e un meticcio, che le hanno lacerato gli arti superiori e inferiori (nella foto il nipote della donna mostra il luogo dell'aggressione).

La donna è stata ricoverata nell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. I tre cani avrebbero sferrato il loro attacco colpendo la donna, che era intenta a svolgere un'opera di giardinaggio, al volto, ma soprattutto gli arti inferiori e superiori.

La donna, secondo i sanitari, starebbe lottando tra la vita e la morte. I cani sono stati posti sotto sequestro dal personale veterinario della Asl. Il fatto è al momento al vaglio della polizia.

E' stato il marito che era in casa il primo a prestare soccorso alla donna. Intanto la polizia che indaga sull'episodio ha denunciato a piede libero il proprietario degli animali, un vicino di casa della coppia.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti della squadra volante della questura, due pastori tedeschi e un meticcio hanno scavalcato la recinzione tra le due abitazioni. Gli animali hanno poi ripetutamente morso agli arti superiori e inferiori la donna che sembra stesse tagliando l'erba nel giardino. Il marito che si trovava in casa ha sentito le sue urla e l'ha soccorsa.

La cinquantatreenne e' stata quindi trasportata in ospedale dove e' ricoverata con riserva di prognosi. Sul luogo dell'aggressione, a Ferro di Cavallo, è subito intervenuto personale del 118, quello veterinario della Asl e intervenuta una pattuglia della squadra volante della questura.

La polizia ha identificato il proprietario dei cani, un perugino incensurato di 68 anni, che e' stato denunciato a piede libero per l'omessa custodia degli animali. Nel recinto a loro destinato sono stati trovati anche due cuccioli.
I vicini hanno riferito oggi alla polizia di un'altra aggressione avvenuta in passato da parte degli stessi cani nei confronti di altre persone. Un episodio sul quale sono comunque ancora in corso accertamenti.

http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2010/10/09/397100-attaccata_cani_grave.shtml