lunedì 14 febbraio 2011

ROMA: PITBULL AZZANNA A MORTE UN TERRIER FERITO ANCHE PROPRIETARIO

"Dramma questa mattina nel bosco di villa Ada. Verso le 12,30 il signor Giovanni D. I., un bancario romano di 43 anni residente ai Parioli, stava portando a passeggio il suo cane Popper, un setter inglese di un anno e mezzo. Dopo aver giocato con lui nell'apposita area verde per i cani di via Panama, il signor Giovanni ha ripreso al guinzaglio il suo cucciolone per fare una passeggiata nell'attiguo bosco di villa Ada. Percorse poche decine di metri all'interno del bosco, il sentiero gli è stato sbarrato da un pitbull terrier, senza guinzaglio e senza museruola. L'uomo ha quindi tentato di allontanarsi dal grosso molosso, ma quest'ultimo si è subito scagliato contro il setter inglese, azzannandolo mortalmente alla gola. Disperato, il signor Giovanni ha gridato e ha tentato di separare i due cani, ma il pitbull ha azzannato anche lui ad un braccio. Dopo qualche istante è apparso il proprietario del molosso, Massimo G., che è riuscito a riprendere il controllo del proprio cane. Ma ormai era troppo tardi. Il signor D. I. ha comunque trasportato in fretta e furia il suo Popper dal veterinario, il quale non ha potuto che constatarne il decesso. Lo stesso D. I. si è poi recato al pronto soccorso per le lesioni riportate al braccio, lesioni che i sanitari hanno giudicato guaribili in 20 giorni salvo complicazioni. Il pitbull terrier era fortunatamente assicurato, quindi il signor De Iorio otterrà comunque un risarcimento per quanto subito". Lo racconta, in una nota, l'avvocato Gianluca Arrighi, legale del signor Giovanni. "Sono ormai decine i casi di cui mi sono occupato relativi ad aggressioni perpetrate da cani appartenenti alle cosiddette 'razze pericolose' - prosegue la nota - Sulla regolamentazione di queste razze sono intervenuti negli anni governi sia di centrodestra che di centrosinistra, lasciando tuttavia, di fatto, il problema irrisolto. Quanto alla rilevanza penale, la Cassazione ha ormai correttamente stabilito il principio per cui, nei casi come quello che riguardato il povero signor De Iorio, l'individuo che lascia libero il proprio cane senza guinzaglio è responsabile del delitto di lesioni colpose quando l'animale azzanna o provoca comunque danni fisici ad un'altra persona".

http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/roma-15:47/6010

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